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Esche Siliconiche

Le esche siliconiche fanno parte della grande famiglia delle esche artificiali. Con il tempo queste sono entrate sempre di più a far parte del mondo della pesca in Italia, come nel resto del mondo.

Le siliconiche sono comunemente conosciute come “gomme”e sono utilizzate in diverse tecniche di pesca. La più conosciuta e praticata è, senza dubbio,...

Le esche siliconiche fanno parte della grande famiglia delle esche artificiali. Con il tempo queste sono entrate sempre di più a far parte del mondo della pesca in Italia, come nel resto del mondo.

Le siliconiche sono comunemente conosciute come “gomme”e sono utilizzate in diverse tecniche di pesca. La più conosciuta e praticata è, senza dubbio, la pesca a spinning, anche se non è comunque l’unica a preferirle.

Le esche morbide, o soft baits, si contrappongono alle famose hard baits, cioè alle esche dure. Negli ultimi anni c’è stata una sostanziale inversione di tendenza e sempre più pescatori hanno iniziato a preferire le gomme a quelle dure. Questo perché sono molto facili da usare, tanto che anche un principiante può riuscire ad ottenere notevoli risultati sin dalle prime battute di pesca. Il successo di queste esche è da imputare a diversi fattori. Primo fra tutti la capacità di riprodurre un movimento incredibilmente realistico dei pesci di cui i predatori si cibano. Una grande attrattiva che offre, di conseguenza, numerosissime possibilità.

Esche siliconiche: caratteristiche

Le esche siliconiche riproducono fedelmente la forma dei pesci di cui i predatori si cibano. Sono caratterizzate dalla capacità di riprodurre movimenti sinuosi ed estremamente naturali. Morbide e gommose, la loro consistenza inganna i pesci, perché è molto simile a quella dei pesci veri. Sono molto flessibili e tendono a vibrare se adeguatamente sollecitate dai movimenti del polso.

Per quanto fino a qualche anno fa fossero più rare e difficili da trovare, oggi il mercato ne offre una vastissima gamma, che si differenzia per caratteristiche, dimensioni, colori e pesce a cui sono destinati.

La maggior parte delle soft baits assomiglia al pesce di cui il predatore si ciba. Maggiore la somiglianza, maggiori le probabilità di far abboccare la preda. L’aspetto non è comunque l’unica caratteristica distintiva. Al pari dell’aspetto, sono altrettanto importanti il peso  e il movimento. Indubbiamente riveste una certa importanza anche la capacità stessa del pescatore di simulare il più verosimilmente il movimento dell’esca e la determinazione nella cattura del pesce.

Soft baits: tipologie

Come abbiamo detto ne esistono svariate tipologie. Tra queste ricordiamo, ad esempio:

  •       shad
  •       cefalopodi
  •       vermoni
  •       grub
  •       creature
  •       craw

 

Ciascuna di queste presenta diverse forme, dimensioni e colori. Sono destinate a diverse prede e prevedono differenti tipologie di inneschi  e di canne da pesca.

Shad

Le shad sono le esche siliconiche  più comuni e maggiormente utilizzate. Sono delle fedeli riproduzioni in gomma siliconica di pesci foraggio. Ne esistono svariate tipologie a forma cilindrica rigata, oppure piatte e lisce. Dalla diversa forma consegue un diverso movimento. Ad esempio gli shad rigati hanno una flessibilità maggiore, mentre gli shad lisci sono leggermente più rigidi.

In queste particolari esche siliconiche la coda ricopre un ruolo particolarmente importante. Infatti questa può essere o meno attaccata al corpo. Una caratteristica che influenza moltissimo il movimento. Quando la coda è attaccata direttamente al corpo, il movimento è più omogeneo. Al contrario se la coda è un prolungamento del corpo attaccato tramite una differente sezione (di solito con sezione inferiore alla prima del corpo), il movimento della coda è più marcato, cioè maggiormente accentuato.

Con gli shad è possibile simulare il movimento di un pesce in cerca di cibo, oppure di un riparo sul fondale. La scelta di un’esca siliconica shad, piuttosto che un’altra deve essere fatta tenendo conto soprattutto delle dimensioni del pesce da predare. Le siliconiche devono quindi essere proporzionate alle dimensioni del pesce da catturare. Sono esche facili da usare, impiegabili nelle più disparate situazioni, visto che simulano piccoli pesciolini.

Grub

Nell’aspetto le esche siliconiche assomigliano a dei piccoli vermi rigati, con coda piatta a forma di falce. Ed è proprio la coda la loro caratteristica principale. Infatti, grazie all’attrito con l’acqua, si muovono e vorticano molto velocemente, attirando una gran quantità di pesci. Si possono usare sia in acqua dolce, che salata.

Oltre al movimento vibrato veloce e sistematico, l’attrito con la superficie dello specchio d’acqua, provoca moltissime vibrazioni, che si propagano a grandi distanze. I grub sono usati in acqua salata dalle scogliere per la pratica della light rock fishing, per la cattura di saraghi. In acqua dolce invece rappresentano il top per il black bass (conosciuto anche come boccalone).

Sono vendute in diverse forme e colori. Il consiglio è quello di acquistarne in più colorazioni possibili, così da avere la massima copertura in ogni situazione. L’innesco è solitamente fatto sulle jig head (testine piombate). Sono comunque possibili altri diversi inneschi: drop shot e split shot, dipende tutto dal pesce da insediare.

Worm

Queste particolari esche siliconiche sono utilizzate soprattutto per la pesca del black bass e per altri predatori di acqua dolce. Risultano comunque molto efficaci anche in mare. Al pari delle grub, si innescano con jig head di varie tipologie. La tecnica usata di più per il loro innesco è la Texas Rig.

Nella forma assomigliano ad un verme rigato, stretto e lungo. La rigatura gli permette di avere maggiore flessibilità. Lavorano a contatto con il fondale, dove simulano il movimento di un verme che si dimena nel fango. Anche queste sono disponibili in diverse dimensioni e colori. Le più catturanti sono quelle naturali, utilizzate in acque chiare.

Cefalopodi

Le esche siliconiche chiamate cefalopodi sono quelle che imitano nell’aspetto piccoli animaletti invertebrati. Si tratta di esche particolarmente catturanti. Sia l’aspetto che i movimenti simulano quelli di piccoli granchi, cefalopodi e gamberi.

Con queste gomme, chiamate anche totanare, si pescano ad esempio le seppie e i calamari. Quelle usate per le seppie, nello specifico prendono il nome di egi. Questa imita nella forma un piccolo gambero, o un piccolissimo pesce. Hanno il corpo in materiale plastico, rivestito in tessuto. Il rivestimento in tessuto serve a simulare la consistenza del guscio di un gambero, o delle squame di un pesciolino. Questo rivestimento è di fondamentale importanza affinché la seppia, o il calamaro, non accorgano dell’inganno.

In commercio esistono comunque anche diverse totanare senza rivestimento. In questo caso le caratteristiche principali diventano colore e trame. Nella parte anteriore delle esche cefalopodi è possibile trovare un attacco metallico al corpo, cioè un piombo. Il peso del piombo, in base alle dimensioni del corpo dell’esca, determina il Sinking rate. Per queste particolari esche siliconiche , sulla confezione, è solitamente indicato anche il tempo impiegato affinché affondano totalmente.

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