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La pesca alla traina è una particolare pesca sportiva in barca, che consiste nel trainare, navigando, il pesce vivo. Si pratica utilizzando un’apposita attrezzatura: canna da traina, artificiali specifici e mulinello traina. È chiamata anche piccola pesca, a causa delle ridotte dimensioni delle prede catturabili e si svolge, solitamente, ad una ...
La pesca alla traina è una particolare pesca sportiva in barca, che consiste nel trainare, navigando, il pesce vivo. Si pratica utilizzando un’apposita attrezzatura: canna da traina, artificiali specifici e mulinello traina. È chiamata anche piccola pesca, a causa delle ridotte dimensioni delle prede catturabili e si svolge, solitamente, ad una distanza massima di 3-4 miglia dalla costa. È un’attività piacevole e ricreativa alla quale dedicarsi durante crociere e traversate in mare. Se eseguita con l’attrezzatura corretta, può dare grandi soddisfazioni e produrre risultati sorprendenti.
Con questa tecnica si possono catturare diverse specie ittiche, tra le quali spigole e pesci pelagici che sono soliti stanziare poco lontano dalla costa, nei momenti di passaggio e migrazione. Per la pesca alla traina sono impiegate imbarcazioni specifiche, solitamente si tratta di barche non troppo grandi, capaci di muoversi sia in modo lineare che alternato. Questo movimento è solito attrarre diverse specie di pesci. La traina leggera può anche essere praticata sotto costa con specifici kayak da pesca.
Le imbarcazioni migliori per la pesca alla traina sono quelle di piccole-medie dimensioni, facilmente manovrabili che possano sfiorare la costa in agilità. Facili da controllare, devono raggiungere una velocità compresa tra i 2 i 9 nodi, per la traina con gli artificiali e 0,5-1,2 nodi per la traina con il pesce vivo. Caratteristica consigliabile è quella di avere la possibilità di bloccare il volante. In questo modo è possibile esercitare un maggior controllo soprattutto durante le battute di pesca in solitaria.
Per quanto la pesca a traina possa essere fatta semplicemente con una classica bobina di filo su una tavoletta di sughero, è possibile munirsi di un’attrezzatura specifica per questo sport. Prima fra tutte la canna per la pesca alla traina è uno strumento indispensabile ad ammortizzare la tensione sulla lenza e gli strattoni provocati dalla navigazione a vela. Inoltre l’oscillazione della canna e il rumore della frizione del mulinello traina, sono ottimi segnali indicatori che la preda ha abboccato.
In particolare il mulinello traina è utile per recuperare agilmente prede dalle grandi dimensioni. Regolando la forza sulla frizione infatti è possibile lascare la lenza per assecondare i guizzi del pesce evitando così che il filo si spezzi a causa di improvvisi e repentini strattoni.
Oggi sul mercato sono disponibili molteplici modelli di canne da pesca alla traina e mulinelli traina. Ciascuno di questi varia in dimensioni e caratteristiche a seconda delle prede a cui si ambisce. Le canne da pesca si differenziano, solitamente, da tutte le altre canne utilizzate nelle diverse tecniche di pesca. Mentre le altre canne da pesca possono essere usate per diverse tecniche, quelle di pesca alla traina invece sono utilizzabili esclusivamente per questo specifica metodologia.
La canna è formata da due parti ben distinte e separate:
Il manico è rigido, formato da una parte inferiore in lega leggera, o materiale plastico ricoperto di neoprene e una parte superiore rivestita con materiale morbido, dove si appoggiano le mani per eseguire le pompate.
A metà di queste due sezioni è alloggiato il mulinello traina. Il mulinello traina è formato a sua volta da una parte fissa ed una mobile, che è possibile bloccare con doppia vite di serraggio. Infine nella parte inferiore del manico è presenta una croce che serve a bloccare la canna nell’apposito portacanna fissato all’imbarcazione stessa.
Dal cimino invece dipende la qualità e la potenza della canna stessa. Il cimino è composto da un fusto strutturato in modo tale da consentirne l’introduzione all’interno del manico, al quale si fissa solidamente. I fusti sono fatti di solito in fibra di vetro. Il materiale migliore però è senza dubbio la grafite, o carbonio, perché risulta molto più leggero, resistente e risponde con maggiore nervosità, vale a dire in modo molto più reattivo quando deve recuperare la posizione eretta da quella flessa.
Al contrario delle normali canne da pesca, quelle a traina, hanno i passanti rivolti verso il basso. Questo si spiega perché il mulinello traina è posizionato al contrario.
Le canne da pesca alla traina si dividono in due grandi categorie:
Le tradizionali hanno il cimino lungo circa due volte e mezzo il manico. Il mulinello traina è posizionato al centro del manico. In questo caso è la mano sinistra che deve fare forza sull’imbottitura anteriore del mulinello traina e sollevare una leva molto lunga, affidandosi così alla capacità di raddrizzamento del fusto. Le canne tradizionali possono essere ad azione parabolica, a ripartizione o di punta
Le canne da pesca alla traina denominate invece stand-up hanno il cimino molto corto e sono per questo facilmente riconoscibili. Inoltre hanno il manico che presenta una parte anteriore più lunga rispetto a quella retrostante al mulinello. Queste canne sono state create pensando ad un sistema di pompaggio totalmente differente rispetto a quello ideato per le canne tradizionali. Infatti con le canne stand-up è necessario usare una cintura da combattimento molto bassa che poggia sulle cosce ed un renale agganciato al mulinello traina stesso.
L’impugnatura corretta per queste canne prevede che la mano sinistra afferri il culmine del manico imbottito, mentre la pompata venga effettuata flettendo le gambe e contrapponendo al peso del pesce, quello del proprio corpo. In questo modo la leva è più corta e lo sforzo da parte del pescatore è minore. Infatti questo è ripartito tra schiena e gambe, mentre le braccia intervengono in modo secondario.
I mulinelli traina sono mulinelli a bobina rotante che, a differenza di tutti gli altri mulinelli, non possono fare lanci. È comunque vero che in questa tecnica non è necessario eseguire lanci, perché la lenza è semplicemente calata in acqua a mano, o liberando la frizione.
Altra caratteristica che li distingue da tutti gli altri è la quantità di filo imbobinabile, che è nettamente superiore rispetto a tutti gli altri modelli. Anche la frizione è diversa e in più i mulinelli traina presentano anche un piccolo cicalino utile a segnalare l’abboccata della preda e per interrompere la fuoriuscita eccessiva del filo, evitando così le tanto odiate “parrucche”.
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